Mi piace l’intimità.
Mi piace trovarti sulla punta delle mie dita.
Mi piace conoscere le pieghe, le rughe, i nei, i segni.
Mi piace stare in una stanza e sapersi muovere uno intorno all’altra.
Mi piace quando non c’è imbarazzo. Che, se cado, mi aiuti a rialzarmi, però prima ridiamo.
Mi piace incastrarsi.
Mi piace fare finta di credere alle bugie che mi dici. E mi piace che fai finta di credere alle bugie che ti dico, ma solo perché so che stiamo mentendo in due.
Mi piacciono i gesti fatti senza chiedere. Perché non chiedi alla tua mano o alla tua gamba o alla tua bocca se vada bene che faccia questo o quello. Glielo fai fare e basta.
Mi piacciono le cose quando diventano automatiche.
Mi piace lasciare il controllo e stare sicura che non si andrà a sbattere.
Mi piacciono le dita intrecciate, la testa appoggiata sulla spalla, le mani sulla pancia e i baci sulla schiena.
Mi piace il silenzio e la noia del divano.
Mi piace se mi assecondi sulle stronzate e se non fai domande e se prendi decisioni.
Mi piace non dover pensare di non doverti pensare.

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