About Me

Kella isterica. Kella nevrotica.
Kella schizofrenica. Kella senza dignità.
Kella fallita.
Kella gelosa. Kella sola.
Kella sincera. Kella che non sa dire bugie.
Kella controllata.
Kella insicura.
Kella silenziosa. Kella che parla a sproposito.
Kella chiusa. Kella spaventata.
Kella incapace di esprimersi. Kella distruttiva.
Kella immobile.
Kella zitta.
Kella che osserva. Kella che soffre.
Kella nauseata. Kella triste.
Kella paziente. Kella stanca. Kella che perdona.
Kella orgogliosa. Kella che tiene duro.
Kella altruista. Kella empatica.
Kella lontana, troppo lontana.
Kella egoista. Kella impaurita. Kella forte. Kella che va a pezzi.
Kella che aspetta. Kella impaziente.
Kella pazza.
Kella persa.
Kella incapace. Kella che non sa urlare.

Mi hanno insegnato a essere forte, a dire sempre che sto bene, anche se non è vero.
Mi hanno insegnato a mettere sempre prima gli altri, soprattutto quelli a cui vuoi bene. Mi hanno insegnato a sacrificarmi e a non farlo pesare troppo.
Mi hanno insegnato a gestire le assenze e che bisogna stare in piedi da soli.
Mi hanno insegnato a non dire bugie, a esprimermi chiaramente, senza filtri.
Mi hanno insegnato a affrontare le crisi e i problemi.

Poi mi hanno detto che è tutto sbagliato.
Che dire di stare bene non ti fa guadagnare stima e rispetto. Ti rende solo vittima dell’indifferenza. Si dà per scontato che io stia bene. Si perde il diritto di soffrire e di sentirsi di merda.
Che bisogna mettere sempre prima sé stessi. Essere egoisti, fregarsene. Ottenere ciò che ci fa stare bene e fottersene dei danni collaterali. Gli altri non si comportano con te come tu ti comporti con loro. È una cazzata che alle persone per bene succedono cose belle.
Che le assenze non si gestiscono. Diventano ogni giorno più ingombranti e finiscono per buttarti per terra. E, se sei solo, non c’è nemmeno qualcuno che ti darà una mano a rialzarti.
Che la realtà va manipolata, la chiarezza è un errore. Quel che dici verrà usato contro di te. E allora è meglio se stai zitta.
Che saper affrontare i problemi ti rende un ottimo cuscinetto, un materasso morbido su cui atterrare. L’appiglio a cui aggrapparsi. Ma quando passa il problema, tu vai via con lui. Sei superfluo.

E io non lo so se non mi è stato insegnato o se semplicemente non lo so fare perché non ne sono in grado, ma io la gioia, le cose allegre, le situazioni belle non le so gestire.
Rovino sempre tutto, io.

Kella isterica. Kella nevrotica.
Kella schizofrenica. Kella senza dignità.
Kella fallita.

5 pensieri su “About Me

  1. Semplicemente dimentica quello che ti hanno insegnato fino ad ora ed impara tu da sola quello che devi o non devi fare.
    Dice il mio grandissimo mito di una vita 'sa far paura anche la felicità'.
    Non servono lezioni per essere felici. Chiudi gli occhi, respira e lascia che tutto vada come deve. Non rovini niente. Semplicemente forse non era la situazione adatta a te.
    Se lo era, torna indietro che non è mai troppo tardi per un sorriso.

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  2. Sarò vergognosamente presuntuosa, ma lo dico. Secondo me non è quello che hanno insegnato a me ad essere sbagliato. E sì, lo so, finirò per essere la Don Chisciotte della situazione e ogni tanto questo mi avvilisce, ma altre volte penso che, se ci credo, perché dovrei cambiare.
    La felicità è una di quelle cose che conosco molto poco. E come tutto ciò che non conosco, la guardo con grande sospetto. Mi aspetto sempre che da un momento all'altro vada tutto in pezzi. Allora cerco di pensarci il meno possibile.

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  3. E se invece va bene?Perché non dovrebbe?Guardati intorno, secondo me non vedi solo gente infelice, e se lo sono gli altri perché non dovresti esserlo anche tu?
    Il mondo non è rosa e fiori, assolutamente, ma non andrà sempre tutto a pezzi. Ognuno, ovviamente, percepisce le cose come meglio crede, io lo dico sempre 'ognuno si salva come può', semplicemente non stare a pensare troppo e troppo spesso che 'sta per piovere', anche se fosse hai mai provato a correre saltando dentro una pozzanghera e l'altra?

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  4. Ci sto provando, giuro. Ci sto provando fortissimo a non pensare. Che poi alla fine a me le pozzanghere son sempre piaciute. Devo solo superare il momento in cui penso che ogni pozza sia la fossa delle Marianne, poi sguazzo di gusto, come una bambina a cui hanno detto di non sporcare le scarpe nuove.

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