About time

Nel settembre 2007 sono entrata alla facoltà di Scienze della Comunicazione di Tor Vergata, 27esima sui cinquecento studenti ammessi.
Nell’ottobre del 2007 a Madre viene diagnosticato un cancro al colon-retto.
Nel novembre 2007 viene operata. Si scopre che ci sono metastasi al fegato. Metastasi di cinque centimetri.
Nel dicembre 2008, dopo due cicli di chemio, uno di radio e diversi mesi di terapia del dolore, Madre muore.
Nel giugno 2008 il nonno materno si ammala. Non ne vengo informata subito. L’operazione a cui viene sottoposto viene condotta da un macellaio. Quaranta giorni dopo, esce dalla clinica con un sacchetto per le feci che continua a staccarsi, perché i medici hanno chiuso la ferita di merda e quella si continua a infettare.
Nel luglio 2008 nonno decide che perdere una figlia e ritrovarsi invalidi sei mesi dopo è troppo. E vola giù dal balcone.
Nel febbraio 2009 lascio la casa dove sono cresciuta e trasloco metà a Roma e metà a casa della nonna materna.

Quello che succede tra il 2009 ed il 2015 non ce l’ho molto chiaro.
Un sacco di esami saltati, tempo perso, attacchi di panico, liti con Padre.
Preparo gli esami e poi non mi presento agli appelli.
Sono un’adulta con zero esperienza. Non riesco a trovarmi un posto.
Allontano tutti. Resto sola.

Tra dieci giorni circa discuto la tesi di triennale.
So fare poco, sono terrorizzata dal dopo. Mi sento fuori tempo massimo.

Non sono né la prima né l’ultima con una storia complicata. C’è chi ha subito di peggio e si è rimboccato le maniche e ha piagnucolato molto meno di quanto abbia fatto io.

Tra dieci giorni circa discuto la tesi. Non voglio nessuno, non voglio fiori e non voglio festeggiamenti. Più casino c’è, più si notano le mancanze.

6 pensieri su “About time

  1. Vorrei poterti dire un sacco di cose ma mi limiterò a dirti questo:
    Sì, ci sono persone con situazioni peggiori che ne sono uscite più che vincenti, ma ci sono anche persone con situazioni ideali che non hanno combinato nulla e altre ancora che di quel poco che hanno combinato se ne vantano all’infinito.
    La laurea è una cosa bella, ma non per il titolo in sé, è bella perché è un traguardo raggiunto.
    Festeggiala, con chi ami, perché è vero che quando c’è casino si notano le mancanze ma a volte le mancanze ci fanno ignorare quello che invece abbiamo.
    In bocca al lupo, e congratulazioni.

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  2. Mia nonna direbbe “Ognuno ha i suoi dolori”, non è molto utile fare paragoni su questi temi secondo lei e personalmente le do ragione.
    La scelta è sempre e solo tua, come giusto, dal canto mio ti posso dire di provare a pensare a cosa ti direbbero se potessero parlarti. Sembra un consiglio scialbo, lo so, ma io lo vedo come un modo per tenerli sempre vicino e ringraziarli per quello che hanno fatto per te, perché quello che sei, tutta la bellezza interiore che hai è anche frutto di quello che sono stati per te, o almeno io la vedo così.
    Io discuto a Marzo, nonno mi ha permesso di studiare ma non ci sarà, è il primo traguardo che raggiungo senza condividerlo con lui, mi sembra tutto così strano e senza senso e voglia di far festa pari a zero, però voglio sentirlo vicino facendo quello avremmo fatto insieme se ci fosse stato: stappare un buon vino rosso e berlo in compagnia.
    Ti abbraccio e ti faccio ancora tanti complimenti.

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  3. oh gioia. ed io invece te lo dico, te lo dico eccome: hai sofferto più di chiunque altro mi venga in mente, stellina, così piccola e già così tanto provata. però…proprio per questo…la tua discussione assume contorni e valori che pochi altri, e tu non sei stata brava ma bravissima, non tenace ma tenacissima e insomma ti meriti tanti e tanti complimenti e una tifoseria da stadio. So proud of you, Chiaretta!

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  4. il ‘dopo’ fa paura. finche’ sei a scuola sai dove andare, sai cosa fare e sai perfettamente cosa non stai facendo. hai una sola strada composta da esami, non puoi sbagliare, ti dicono loro quando darli, su cosa, dove, con chi, quando pagare.
    dopo no, sei da sola, le scelte sono tue, I luoghi, le persone, le modalita’, e se salti qualcosa non saprai mai se era l’occasione della vita.
    in compenso una laurea e’ pur sempre un traguardo! le congratulazioni te le meriti

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  5. Ho messo “mi piace”, ma non perchè sia bello quello che ho letto. Cioè non fraintendermi..Penso possa essere stata dura anche solo scriverlo, ma di una cosa sono certa..non devi vergognarti di sentirti ancora “persa” e “fuori posto”, anzi, orgogliosa di quello che, NONOSTANTE TUTTO, stai portando avanti. E sicuramente lo saranno di te anche quelle persone che, solo fisicamente, non ci sono più accanto a te.
    C’è sempre tempo per diventare adulti..datti tempo e goditi comunque la laurea ottenuta..è un traguardo e magari, simbolicamente, potrebbe rappresentare la fine di un periodo scuro e nebuloso.
    In bocca al lupo per tutto!

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