#1

Ieri sera ho dovuto chiamare Padre perché mi sentivo male. Ha aperto il divano letto e mi ha fatto dormire da lui. Mi ha messo a letto e ha lasciato la porta aperta.
Piango quasi ininterrottamente. Per il dolore che sento, ma soprattutto per quello procurato.
“Mi hai illuso”.
Hai ragione. Mi sono illusa anche io, ma non si può chiedere  a nessuno di stare accanto a una come me.
C’era questa signora che aveva una figlia un po’ più grande di me, con una malattia di quelle serie, non questa roba senza capo né coda che a volte prende me, che più che una malattia è solo inettitudine e debolezza di carattere probabilmente.
Questa ragazza aveva roba seria, andava spesso  in giro per ospedali e stava male di frequente e all’improvviso. Aveva un ragazzo. Non l’ha mai lasciata. Lei glielo disse “guarda che se la situazione è troppo pesante per te, io lo capisco. Ci sono cose che forse non potrò fare e tu hai il diritto di farle.”
Lui le rispose che la amava e voleva stare con lei.
Hanno messo su casa. Si sono sposati.
Nonostante lei ogni tanto stesse comunque davvero male.
“Stai tranquilla, sono cose che rafforzano l’amore queste”.
Non basta l’amore, Pa’. Non basta.

Un pensiero su “#1

  1. La vera domanda è, gli e lo hai chiesto? Cioè gli hai detto a cosa andava incontro e gli hai chiesto se era disposto a restare? Anche quando tutto va male? Anche quando tutto va bene? E anche quando va malissimo? Io non so che tipo di nero sia il tuo, nel mio è tutto nero nero e le allontano le persone, anche a male parole o solo con indifferenza. Gli e lo hai chiesto? E lui cos'ha detto?

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