Right now

E quindi c’è questa sorta di seconda adolescenza che sto attraversando e la cosa onestamente mi rende un po’ frastornata.
Ché di base, l’adolescenza io mi sono rifiutata di viverla e quegli anni lì li ho spesi a guardare gli altri fare, diventare, opporsi, reclamare il proprio spazio.
Io di spazio ne ho avuto sempre a sufficienza. Anzi, a volte era troppo e allora mi ritiravo sotto le coperte, con gli occhi chiusi e dicevo no a tutto e a tutti.
Ho fatto più cose in queste settimane che negli ultimi mesi, forse anni perfino.
E una grossa parte del merito è tuo. Mi costringi a non pensare. Mi scombini la vita e per qualche strano motivo, questo sembra rimettere in ordine me. All’improvviso so perché fare e, anche se non so ancora come, faccio. Prima di trovare una buona ragione per non fare.
E io sono una maestra nel trovare buone ragioni per non fare.
E poi c’è l’università, questa grossa delusione.
L’università mi ha dimostrato che io piaccio alla gente, ma la gente non piace a me. Mi annoia, mi avvilisce.
Mi avvilisce vedere persone che non sanno, che ignorano di non sapere e che non si chiedono se sappiano a sufficienza. E che sono più avanti di me.
Tre esami e una frustrazione indicibile. Mi sento vecchia, improduttiva, incapace. Io non so fare. Insegnatemi a fare.
Vorrei imparare a programmare. Da dove comincio?
Voglio lavorare con gli animali. Come posso fare?
Vedo persone in gamba e vorrei chiedere scusa come si fa? Mi insegni? Posso imparare anche io? Ma mi vergogno. Dovrei ammettere che ho l’età che ho e che non so fare nulla. Mi vergogno da morire.
Vedo la gente ridere di me. Ci si aspettavano grandi cose da me.
E invece io vorrei solo avere a che fare con gli animali, imparare a programmare e magari che qualcuno mi dica “sai che non scrivi male?”
Prima della mia mancata adolescenza (ma anche durante la mia mancata adolescenza), la scrittura è stata la mia ancora, l’unica cosa nella quale riuscivo senza sforzo.
Non sono mai stata brava a inventare storie, però pensavo di essere abbastanza brava nel saper raccontare. Non mi sono mai ritenuta brava al punto di scrivere qualcosa a cui gli altri potessero interessarsi.
E adesso non mi ritengo nemmeno più così capace di raccontare, di esprimere un punto di vista.
Ci sono penne talmente brillanti in giro, che mi viene voglia di mozzarmi le mani e non scrivere più nemmeno la lista della spesa.
Ci sono persone con punti di vista affascinanti su argomenti originali, che  sanno esprimersi in maniera talmente arguta! E mi chiedo che posto possa trovare la mia voce in un mondo saturo, dove nemmeno l’alta qualità ha il riconoscimento che merita, figuriamoci la mia mediocrità.
Vorrei solo capire quale sia il mio ruolo nel quadro generale. Dove sto andando? Sto davvero andando da qualche parte?
In una famiglia di provincia, le cui componenti meno retrograde sono quelle che sono andate via per prime, io resto a fare la pecora nera.
E io e la mia seconda adolescenza davvero non ne possiamo più.
Della disapprovazione continua, costante. Per come mi vesto e cosa mangio e quanto dormo e quanto studio ed esco troppo o troppo poco e non faccio sport e non vedo gli amici, ma quelli che tornano alle 23, perché altrimenti mi alzo tardi e non va bene.
E da quando ci sei, qualcosa è andato a posto.
Con te funziona perché, nel nostro modo incasinato, ci siano detti “Ecco, cominciamo da qui. Io ti dico in cosa sono bravo e ti aiuto in quello che non sai fare tu e viceversa. E un po’ alla volta, troviamo il modo di riuscire in tutto”.
Però c’è ancora tanta confusione intorno.
Il computer, i social, i blog, la fotografia, le storie non sono lavoro, per loro. Smettila di perdere tempo, smettila.
Allora datemi qualcosa da fare. Insegnatemi. Sono vecchia e incapace. Ma voglio imparare. Ditemi da dove iniziare.
Da dove si comincia a costruire?
Da dove si comincia a vivere?

4 pensieri su “Right now

  1. Mi rivedo molto, tanto, in quello che hai scritto. Sapere cosa si vuol fare – comunicare: con un blog, la fotografia, raccontando storie, con i social – conoscere gente che lo fa come mestiere e bene (e volergli chiedere ti prego dimmi cos'hai studiato dove hai imparato) ed essere in crisi.
    Io mi sono laureata in una triennale di cui non mi faccio niente perchè ho scoperto non essere la mia passione o quello che voglio fare nella vita. Però una volta che ho avuto il titolo in tasca e che nessuno poteva dirmi più niente (famiglia soprattutto) ho deciso di fare quello per cui mi sento portata, pur non avendo nessuna competenza o dimostrazione di tale attitudine. Mi sono iscritta a un corso di fotografia base, l'insegnante mi ha preso in simpatia tanto da propormi di farmi fare qualche ritratto da lui e imparare guardandolo lavorare. Poi a settembre mi iscriverò alla magistrale di comunicazione, fregandomene di chi la chiama scienze delle merendine, e nel piano di studi c'è anche un corso di programmazione. Nel frattempo ho iniziato a capire come funziona l'html e css con dei tutorial gratuiti online. Se vuoi iniziare, ti consiglio questi due:
    http://www.htmldog.com/guides/html/beginner/gettingstarted/
    http://www.w3schools.com/html/html_intro.asp
    Quello che ti consiglio io è di farti una scaletta dei tuoi desideri e di come puoi realizzarli, ma soprattutto di finire quegli esami così sarai libera dai giudizi delle persone e avrai non un peso, ma un macigno in meno. Te lo dice una che ci è passata.
    Un abbraccio
    Linda

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  2. Kella, per quello che vale (molto poco, in effetti!), SAI CHE NON SCRIVI MALE?
    Tante idee, tanta voglia di fare, tanti bei propositi, tante – troppe – false partenze e nessun arrivo.
    E' dai miei “ottimo” alle elementari che non porto a termine con successo qualcosa! Dunque non ho nessun suggerimento da darti, nessuna arguta scelta da suggerirti, nessuna “prima pietra” da cui cominciare a costruire,e forse neanche ci serve. Credo – e un po' temo – che ciò di cui realmente avremmo bisogno, io e te, sia solo un po' di forza di volontà in più.
    Sperando di rintracciarla al più presto in noi stesse, o di fare, nell'attesa, “il verso” a chi pare ne abbia più di noi, non ci resta che provare a fare del nostro meglio.
    Incredibilmente vicina. Con affetto.
    Carla

    http://trendslowcost.blogspot.it/

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  3. Grazie mille, Linda! Consulterò sicuramente i link. Io in Scienze delle Merendine sto prendendo la triennale. Purtroppo (e forse sono stata sfortunata o superficiale nella scelta, perché so che altrove le cose sono diverse) non è stata ciò che mi aspettavo. L'obiettivo principale è proprio quello di concludere al più presto questo percorso, poi si vedrà. Intanto cerco di ritagliare qualche spazio per fare quello che mi piace e mi dà soddisfazione. Tipo scribacchiare cose a caso qui sul blog.
    In bocca al lupo per tutto!

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