Crack.

Tu lo sai che sta arrivando, ma fingi spudoratamente. Osservi con la coda dell’occhio, nel timore che uno sguardo diretto rompa quel fragile equilibrio.

Crack.
All’improvviso, come i temporali di Aprile. Un dettaglio. Sai di aver perso il controllo.

Crack.
La situazione è fuori dal tuo controllo.
Tu sei fuori dal tuo controllo.
Per un dettaglio.
La nausea, la tachicardia, il fiato corto. Da stesa, immobile nel letto. Il sangue che sale alla testa e te la fa girare. Gli occhi annebbiati.
Ho perso il controllo. Piango. Zitta, per non far rumore.

Crack.

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